L'azzurro ringrazia il team e la famiglia ed è già proiettato verso la prossima stagione

Alla fine ce l’ha fatta. Jannik Sinner ha vinto le Nitto Atp Finals. E lo ha fatto in Italia, davanti ad un pubblico meraviglioso, battendo in un’ora e 24 minuti il californiano Taylor Fritz con il risultato di 6-4 6-4.

“È fantastico. Una settimana pazzesca. È il primo titolo in Italia e significa tanto per me. Sono felicissimo. È qualcosa di veramente speciale, giocare così bene davanti a questo pubblico incredibile. Dallo scorso anno ho cercato costantemente di migliorarmi. Oggi, come è ovvio, c’era più tensione degli altri giorni perché era una finale quindi sono contento di come ho gestito questa situazione e soprattutto di condividere questo trofeo con il pubblico italiano. Da quando sono arrivato a Torino, una settimana prima dell’inizio del torneo, hanno subito cominciato a sostenermi in modo pazzesco”.

Sinner chiude nel migliore dei modi una settimana unica in cui non ha lasciato per strada nemmeno un set. “Ho solo cercato di capire quale fosse la tattica migliore per affrontare ogni avversario e di giocare il miglior tennis possibile. Mi sono sempre espresso ad un livello molto alto. Onestamente non avrei potuto giocare meglio”.

Nel tradizionale discorso dopo aver ricevuto il trofeo, il 23enne di San Candido ha poi aggiunto: “Prima di tutto voglio fare i complimenti a Taylor (Fritz, ndr.) per aver giocato così bene durante tutta questa stagione. Avete lavorato tanto, tu e il tuo team, per essere qui oggi. Continua così perché sei sulla strada giusta”.

Jannik ha voluto anche rendere omaggio al giudice di sedia Carlos Bernardes, molto amato sul circuito, al suo ultimo evento Atp dopo trent’anni: “Grazie Carlos, una carriera fantastica la tua. È stato davvero un privilegio far parte dell’ultima parte del tuo viaggio”.

“Ovviamente devo ringraziare il mio team e tutte le persone che mi stanno vicino ogni giorno e che mi conoscono così bene. Abbiamo fatto un grandissimo lavoro insieme, per arrivare sino a qui e anche se il lavoro non finisce certamente qui, sappiamo che abbiamo avuto una stagione incredibile e non c’è posto più bello per finire la stagione di questo stadio”.

Sinner ha trovato anche il modo di commentare la notizia, data qualche minuto prima, che le Nitto ATP Finals si terranno in Italia fino al 2030: “Questo è probabilmente il più bell’evento dell’anno e sapere che per altri cinque anni sarà in Italia è fantastico. Sono onorato e voglio ringraziare Andrea (Gaudenzi, Presidente dell’Atp, ndr.) e Angelo (Binaghi, Presidente della federazione Italiana Tennis e Padel, ndr.) per tutto lo straordinario lavoro che fanno perché, a prescindere dal risultato, terminare la stagione in Italia è stupendo. Anche se, onestamente, devo dire che rispetto all’anno scorso, quest’anno l’emozione è diversa (ride, ndr.)”.

"Affronterò il prossimo anno come ho fatto con questo, cercando di vincere più possibile e quando non succederà vorrà dire che avrò imparato qualcosa di nuovo. Questa è stata la mentalità con cui abbiamo fatto tanti progressi in questa stagione. All’inizio dell’anno non mi ero dato degli obiettivi specifici ho semplicemente cercato di fare del mio meglio".

Parlando dei margini di crescita del suo tennis, Jannik ha puntualizzato: “Credo che ci sia ancora un margine di miglioramento. Oggi ho servito molto, molto bene ed è una cosa che non è avvenuta durante tutto il torneo. Ci sono ancora alcuni colpi che posso migliorare, ovviamente stiamo parlando di piccoli dettagli ma, quando si sale di livello, sono i dettagli a fare la differenza”.

Sulla stagione 2025 ha aggiunto: ”Vediamo cosa succederà l'anno prossimo. Proverò a rimanere tranquillo. Il legame con la mia squadra è ottimo quindi cercherò di prendere le cose seriamente come ho sempre fatto ma rilassandomi. Bisogna avere un buon equilibrio. Non posso sapere come giocherò a Melbourne, quello che è certo è che mi preparerò nel miglior modo possibile. Dico sempre che il tennis è imprevedibile perché lo penso davvero”.

“Avere la mia famiglia con me e condividere con loro queste emozioni così forti è stato speciale. Oggi riesco a restituire loro qualcosa dopo che, come dico sempre, solo la mia famiglia sa quanti sacrifici abbiamo fatto per essere qui. Alcuni momenti non sono stati semplici. Quindi non mi ha emozionato solo la lacrima di mia mamma ma anche tutto il resto”.

Jannik come sportivo più importante della storia dello sport italiano? “Ma no, non sono per niente d’accordo! Ho solo 23 anni e non si possono fare paragoni con atleti che hanno avuto una carriera incredibile. Alla fine io ho fatto una sola buona stagione, di questo stiamo parlando. Anche lo scorso è stato un buon anno certo, nel 2024 ho alzato l’asticella, però parliamo di un paio di buone annate. Bisogna vedere come andrà tutta la mia carriera. Adesso non ha proprio senso parlarne”.